Photo by Hamish Park
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ALLA TRIENNALE DI MILANO L’ARTE RUPESTRE DEGLI ANTICHI CAMUNI IN UNA GRANDE MOSTRA MULTIMEDIALE
Un coinvolgente viaggio virtuale a ritroso di 10.000 anni fra le 350.000 incisioni rupestri della Valcamonica, primo sito italiano dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1979.
Grazie alla tecnologia digitale e alla sinergia fra discipline diverse quali archeologia, storia dell'arte, cinematica, informatica, musica, graphic design, questo patrimonio iconografico, distribuito su 160 località ed 8 parchi archeologici della Valcamonica (in provincia di Brescia), diviene facilmente fruibile ai visitatori della Mostra in un percorso espositivo fortemente coinvolgente. Ogni sezione della Mostra fa vivere diverse esperienze sia visive che sonore: figure di uomini e animali fissate nella roccia prendono vita per mostrarci scene di caccia e di vita quotidiana; filmati proiettati sulle sei pareti di una sala-cubo avvolgono il pubblico coinvolgendolo in una esperienza di immersione totale nell’ambiente camuno, di forte impatto emotivo; la tecnologia “panorama” permette di viaggiare a volo d’uccello fra i siti rupestri della valle, planando sulle singole rocce incise e sulle scene rappresentate; su un grande tavolo touch-screen i visitatori possono esplorare in dettaglio le antiche figure scalfite nella roccia, grazie ad una nuova tecnica di documentazione basata sulla fotografia in alta definizione; postazioni audio permettono di sperimentare “la voce” dei luoghi dell’arte rupestre, che raccolgono il suono e lo rifrangono affascinando gli ascoltatori moderni così come hanno affascinato le antiche popolazioni della Valcamonica.
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